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UN CONCORSO LETTERARIO PER I GIOVANI CO-ORGANIZZATO DAL NOSTRO STUDIO

 

La fabbrica. Già, la fabbrica… Una parola evocativa, oggi in apparenza fuori moda agli occhi degli osservatori più superficiali, ma in verità un luogo, ed un concetto, ancora attualissimi.

La Fabbrica è infatti un elemento centrale della nostra società e delle nostre comunità, un elemento che nel tempo si è evoluto profondamente e che continuerà a farlo. La Fabbrica, intesa come luogo ed insieme di attività coordinate per la produzione di beni, caratterizza fin dal XIX secolo la vita personale e professionale di donne e uomini, e nel corso dei decenni è diventata anche luogo di produzione di beni immateriali (si pensi ad esempio ai software informatici ed elettronici) e in questa verse conserva ancora un’assoluta centralità; alcuni definiscono Fabbrica anche un luogo dedicato alla produzione di servizi. Tuttavia, in un’epoca di trasformazioni sempre più veloci e dirimenti, non è chiaro come i giovani di oggi vedano ed interpretino questo spazio di lavoro, fisico ed ideale. Cosa rappresenta la fabbrica, intesa come luogo di produzione di beni materiali o immateriali, ai loro occhi? Quale futuro immaginano per questo luogo e/o concetto?  

L’intento del concorso è dunque sondare la percezione che i giovani studenti hanno della fabbrica, capire come interpretano questo ambiente di lavoro in termini concreti ed ideali, e con quali aspettative e proiezioni future. Ecco quindi la motivazione che ci ha spinto, insieme a Guado Officine Creative e Fondazione ITS Nuove Tecnologie della Vita Academy, ad organizzare e promuovere questo concorso rivolto ai giovani studenti: contribuire a colmare il divario tra il mondo imprenditoriale e le nuove generazioni, tra gli studenti e il mondo del lavoro; un divario, questo, che rappresenta sempre più un problema centrale del nostro tempo, e che è alla base dello skill mismatch (la differenza tra le competenze  dai giovani e quelle richieste dalle aziende), costato nel 2022, secondo Il Sole 24 ore, oltre 44 miliardi di perdita di valore aggiunto, una cifra corrispondente a circa il 2,5% di Pil. 

 

Il logo del concorso

 

Il concorso avrà come titolo “La fabbrica, tra mito e chimera”. La partecipazione al concorso (potrete trovare il regolamento alla conclusione dell’articolo) è gratuita e riservata a tutti i giovani sotto i 23 anni non compiuti, o ai giovani sotto i 25 anni non compiuti regolarmente iscritti ad una scuola statale o parificata. Saranno create due sezioni: una riservata agli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori e agli inattivi a livello scolare, ed un’altra riservata agli studenti iscritti ai primi tre anni di università o ad una ITS Academy. I partecipanti dovranno descrivere come immaginano una fabbrica (intesa come luogo di produzione di beni materiali e/o immateriali) oggi oppure nel futuro, o in alternativa illustrare cosa rappresenta o rappresenterà, dal loro punto di vista, la produzione industriale nell’economia italiana e/o europea. Nella poesia dovranno inserire almeno uno dei concetti tra: produzione industriale, lavoro, fabbrica, consumo.

I primi classificati riceveranno una targa ed un premio in denaro di 500 euro. Verrà inoltre premiato, con la medesima somma, l’istituto di provenienza del vincitore della sezione riservata agli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori. Inoltre, i primi classificati avranno la possibilità di presentare il loro elaborato al Padiglione Arte Giovani di Inverart edizione 2024 e l’organizzazione provvederà ad una pubblicazione contenente una selezione delle opere iscritte al concorso.

Regolamento Concorso Letterario Marzo 2024

VOLANO LE ITS ACADEMY ITALIANE

 

Numeri record per le ITS Academy italiane. Come riportato dall’ottimo articolo a firma di Claudio Tucci su Il Sole 24 ore del 22 marzo, secondo l’ultimo monitoraggio Indire, ad un anno dal titolo è occupato l’87% dei ragazzi, e nel 93,8% dei casi con un impiego coerente con il percorso formativo svolto. La qualità dell’occupazione è confermata anche dalle tipologie contrattuali, nella stragrande maggioranza contratti stabili ed apprendistati (le aree tecnologiche della Meccanica e della Mobilità sostenibile superano il 90% di tasso di occupazione, che viene sfiorato da Tecnologie innovative e Moda). Si tratta di dati davvero eccezionali, a maggior ragione se pensiamo che nel 2023 lo skill mismatch (la differenza tra le competenze  dai giovani e quelle richieste dalle aziende) è costato, secondo Il Sole 24 ore, oltre 44 miliardi di perdita di valore aggiunto, cifra corrispondente a circa il 2,5% di Pil. 

Oggi le fondazioni ITS Academy in Italia sono 146 e accolgono più di 28mila studenti. Siamo ancora ben lontani dai numeri della Germania (800.000 iscritti), ma la speranza è che con i fondi previsti dal Pnrr e con una consapevolezza più diffusa delle potenzialità di questo percorso di studi, gli ITS possano crescere sempre di più. Del resto è sempre  più evidente il legame con le imprese: la metà dei partner degli Its (49,5%) sono aziende e associazioni datoriali, un dato in crescita che secondo lo stesso Tucci “apre ad una vera e propria pedagogia professionalizzante con le scuole”. 

 

 

L’ITS LAINATE: ECCELLENZA FRA ECCELLENZE- Le ITS Academy contribuiscono inoltre a rendere più attrattivo un territorio, come conferma anche il caso di studio dell’ITS Lainate, che vanta il 98% di occupabilità dei suoi diplomati a 3 mesi dal diploma (il 75% presso aziende partner). Sono numeri davvero eccezionali, che hanno consentito alla Fondazione Nuove Tecnologie della Vita di Bergamo, l’ente che promuove il nostro ITS, di essere collocata al primo posto nel ranking INDIRE e di ottenere così cinque importanti finanziamenti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. L’attratività dell’ITS Lainate è confermata dai numeri: partito con 20 iscritti nel 2019, raggiungerà i 140-150 il prossimo settembre, quando saranno ben quattro i corsi ai nastri di partenza del biennio 2024-2026. Ai corsi “Chimica Industriale: biotecnologie e materiali”“Chimica, Industria 4.0 e sostenibilità ambientale” (entrambi novità del 2022), “Biogreen: sistemi produttivi ed innovazione tecnologica” (novità del 2023), si aggiungerà infatti Chemical Biotech – Product Specialist”, un nuovo percorso che si arricchirà di speciali moduli riferiti al marketing per la chimica.

Una crescita, sia in termini di studenti iscritti che di aziende coinvolte, che rende ormai non più rinviabile il tema di una nuova sede.

 

Il Professor Luca, direttore dei corsi dell’ITS Lainate, in occasione del recente Comitato Scientifico per la discussione sui programmi didattici del biennio 2024-2026

IL CENTENARIO DI WALTER CHIARI CON TATTI SANGUINETI AL GUADO

IL CENTENARIO DI WALTER CHIARI CON TATTI SANGUINETI AL GUADO

 

Nei giorni scorsi abbiamo partecipato ad un’iniziativa speciale organizzata dagli amici del Guado, con cui lo Studio ha avviato dal 2021 una partnership culturale: un evento per ricordare il Centenario della nascita di Walter Chiari, con relatori Francesco Oppi, il ricercatore Franco Melis e soprattutto il grande Tatti Sanguineti. Perché un’iniziativa dedicata a Walter Chiari? “Perché è un personaggio dimenticato, in quanto battitore libero fuori dagli schemi” ci spiega Francesco Oppi, anima e amministratore del Guado. “Walter Chiari è stato un grandissimo artista di teatro, televisione e cinema. Uno dei pochissimi, come Totò, in grado di far ridere anche a distanza di tanti anni, pensiamo per esempio alle gag di Vieni avanti cretino“. La giornata dedicata a Walter Chiari si inserisce nel più ampio contesto della rassegna L’Arte è il nostro spettacolo, organizzata dal Guado “in risposta al tentativo di spettacolarizzare l’Arte, di dover per forza cercare il grande evento con effetti speciali che non c’entrano niente con l’arte, perché il vero spettacolo sono l’Arte stessa e l’Artista”. 

Franco Melis, Francesco Oppi e Tatti Sanguineti durante il ricordo di Walter Chiari

 

Particolarmente azzeccata è stata la modalità dinamica con cui si è svolto l’incontro. Si partiva da uno degli articoli di stampa custoditi nell’Archivio del Guado e riscoperti da Francesco Oppi e Franco Melis, poi veniva proiettato un filmato ad esso collegato, a cui seguivano i commenti di Melis e Sanguineti. In questo modo il pubblico ha potuto riscoprire alcuni aspetti meno noti della vita e dell’arte di Walter Chiari, ma anche toccare con mano l’importanza degli archivi nel ricostruire una storia o una biografia. Questo è un aspetto a cui come Studio teniamo molto, perché a nostro avviso curare gli archivi e la memoria storica è fondamentale non solo in campo artistico, ma anche per le imprese.

Francesco Oppi e Tatti Sanguineti a margine dell’evento

 

L’occasione è stata propizia anche per ricevere da Francesco l’annuncio di un imminente grande progetto per il Guado: una pubblicazione in grande stile per raccontarne la storia, attraverso immagini spesso inedite di un’avventura umana e culturale lunga 55 anni. In vista di questa pubblicazione Francesco è all’opera in un approfondito lavoro di riscoperta dell’archivio del papà Daniele, fondatore del Guado ed anima di questa realtà fino alla scomparsa, avvenuta nel febbraio 2006. Il futuro libro, che sarà edito da Il Guado Edizioni, porta con sé anche un piccolo sogno: “Mi piacerebbe allegare alla pubblicazione un inserto speciale musicale, un vinile del concerto tenuto al Guado da Eugenia Canale ed Enrico Intra, che quel giorno hanno dedicato al Guado una canzone”

 

Una suggestiva visuale della Cascina del Guado

IL CENTENARIO DI WALTER CHIARI CON TATTI SANGUINETI AL GUADO

L’IMPORTANZA DEGLI ARCHIVI IN UN’INIZIATIVA CULTURALE DEDICATA A WALTER CHIARI

 

Nei giorni scorsi abbiamo partecipato ad un’iniziativa speciale organizzata dagli amici del Guado, con cui lo Studio ha avviato dal 2021 una partnership culturale: un evento per ricordare il Centenario della nascita di Walter Chiari, con relatori Francesco Oppi, il ricercatore Franco Melis e soprattutto il grande Tatti Sanguineti. Perché un’iniziativa dedicata a Walter Chiari? “Perché è un personaggio dimenticato, in quanto battitore libero fuori dagli schemi” ci spiega Francesco Oppi, anima e amministratore del Guado. “Walter Chiari è stato un grandissimo artista di teatro, televisione e cinema. Uno dei pochissimi, come Totò, in grado di far ridere anche a distanza di tanti anni, pensiamo per esempio alle gag di Vieni avanti cretino“. La giornata dedicata a Walter Chiari si inserisce nel più ampio contesto della rassegna L’Arte è il nostro spettacolo, organizzata dal Guado “in risposta al tentativo di spettacolarizzare l’Arte, di dover per forza cercare il grande evento con effetti speciali che non c’entrano niente con l’arte, perché il vero spettacolo sono l’Arte stessa e l’Artista”. 

Franco Melis, Francesco Oppi e Tatti Sanguineti durante il ricordo di Walter Chiari

 

Particolarmente azzeccata è stata la modalità dinamica con cui si è svolto l’incontro. Si partiva da uno degli articoli di stampa custoditi nell’Archivio del Guado e riscoperti da Francesco Oppi e Franco Melis, poi veniva proiettato un filmato ad esso collegato, a cui seguivano i commenti di Melis e Sanguineti. In questo modo il pubblico ha potuto riscoprire alcuni aspetti meno noti della vita e dell’arte di Walter Chiari, ma anche toccare con mano l’importanza degli archivi nel ricostruire una storia o una biografia. Questo è un aspetto a cui come Studio teniamo molto, perché a nostro avviso curare gli archivi e la memoria storica è fondamentale non solo in campo artistico, ma anche per le imprese.

Francesco Oppi e Tatti Sanguineti a margine dell’evento

 

L’occasione è stata propizia anche per ricevere da Francesco l’annuncio di un imminente grande progetto per il Guado: una pubblicazione in grande stile per raccontarne la storia, attraverso immagini spesso inedite di un’avventura umana e culturale lunga 55 anni. In vista di questa pubblicazione Francesco è all’opera in un approfondito lavoro di riscoperta dell’archivio del papà Daniele, fondatore del Guado ed anima di questa realtà fino alla scomparsa, avvenuta nel febbraio 2006. Il futuro libro, che sarà edito da Il Guado Edizioni, porta con sé anche un piccolo sogno: “Mi piacerebbe allegare alla pubblicazione un inserto speciale musicale, un vinile del concerto tenuto al Guado da Eugenia Canale ed Enrico Intra, che quel giorno hanno dedicato al Guado una canzone”

 

Una suggestiva visuale della Cascina del Guado

UN GRADITO OMAGGIO E UNO SPUNTO DI RIFLESSIONE

UN GRADITO OMAGGIO E UNO SPUNTO DI RIFLESSIONE

 

Il Guado Officine Creative dal 1969 ci ha fatto gradito omaggio degli atti di un convegno del 1982 dell’Associazione della Stampa Aziendale Italiana sull’uso e diffusione dei giornali aziendali.

Nell’era di internet questo strumento di comunicazione ha perso appeal, eppure per anni ha svolto un ruolo rilevante nella diffusione dei valori aziendali e anche nella mediazione dei conflitti. L’azienda, infatti, tanto più cresce tanto più diventa un sistema di relazioni e di tensioni, una “realtà in crisi perenne”.