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Nello scorso intervento ho provato ad introdurre il tema del Welfare, nel suo significato letterale di “passarsela bene, andare bene”… in termini sintetici di “benessere”. Abbiamo visto come “benessere” significhi allora stare bene, vivere in armonia, nel rispetto delle proprie esigenze, dei propri bisogni e dei propri programmi per il futuro. Non è quindi un’espressione “al singolare”. Non si può stare bene da soli. Il Welfare, il benessere, implica una dimensione “plurale”, poiché coinvolge in primis la famiglia e gli affetti, ma poi anche tutte le aree della nostra vita: il lavoro, il tempo libero, le relazioni sociali… in una parola “la Comunità”. Una dimensione fondamentale della “Comunità” è quella legata al mondo del lavoro e dell’impresa.

 

Ed allora, così come un territorio che ha occasioni di “benessere” è una comunità che cresce, che si evolve, un’azienda che promuove Welfare è un’azienda che cresce, che innova la sua presenza sul mercato, valorizza le sue donne ed i suoi uomini ed aumenta il proprio valore. Poiché nessuna impresa è più forte del carattere delle sue persone. Il Mondo produttivo può (e a mio parere deve) fare molto per promuovere ed attivare la propria crescita e la propria sostenibilità. E’ una decisione d’impresa (nel significato etimologico del temine: impresa nel senso di “intrapresa”, cioè sfida), e direi anzi una decisione di Strategia di gestione d’Impresa. Si parla quindi di una specifica declinazione del concetto generale di Welfare: il Welfare Aziendale. La Treccani ce ne da questa definizione: “per welfare aziendale si intende il complesso delle erogazioni e prestazioni che un’azienda riconosce ai propri dipendenti con lo scopo di migliorarne la vita privata e lavorativa.” Curare il benessere dei propri collaboratori è, infatti, sempre più spesso percepito come un fattore determinante per un business sano e in crescita: il welfare in azienda rappresenta oggi uno dei principali strumenti a disposizione dell’Imprenditore per valorizzare le proprie Risorse Umane, (mi piace di più, però, l’espressione di “Umani con Risorse”…), favorirne l’armonia nella dimensione lavoro-vita privata, nonché un mezzo tramite il quale favorire la diminuzione del turnover e promuovere la produttività.

Sono diverse le forme di Welfare che si possono attivare in azienda, con l’erogazione di servizi differenti; ritengo che uno dei principali, e di maggiore sensibilità e necessità in questo momento, sia quello della Tutela del Diritto alla Salute. Favorire (ed anzi garantire) l’accesso alla diagnosi ed alla cura in tempi rapidi, sollevare le persone dell’incombenza economica di dover accedere ai servizi alla Salute in forma privata, e quindi onerosa, ed estendere questi vantaggi fondamentali non solo alla persona che lavora in azienda, ma anche ai suoi cari, è indubbiamente una scelta di valore, ed è la tutela di un diritto fondamentale delle persone. La nostra Costituzione all’art. 32 dice: “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività.” Non è sempre facile, né scontato, che questo diritto costituzionale possa essere, oggi, facilmente garantito ai cittadini del nostro Paese. Esistono, poi, diverse forme di Welfare Aziendale in tema di Salute… le approfondiremo insieme.

“La Salute è il primo dovere della Vita”, si dice.

Torneremo ad occuparci di questo tema… alla prossima!

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